Opinione: Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen



Romanzi classici da leggere durante l'adolescenza, proposti in una nuova veste grafica. Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.

° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °

Non mi vergogno ad ammettere che l'ho odiato davvero profondamente!
Ma questo molto tempo prima di finirlo, poiché non mi riusciva proprio a leggerlo senza crollare sopra il romanzo addormentata. Era troppo per me, una scrittura lenta, un romanzo romantico.
Proprio fuori dalle mie corde, non ero riuscita a raggiungere nemmeno la metà, nonostante alcuni vari tentativi.
Così, approfittando sempre di Audible, mi sono obbligata a ricominciarlo, sperando in questo caso di trovarlo più scorrevole e di riuscire (finalmente) a portarlo a conclusione.
Ci sono riuscita e mi è piaciuto molto, cosa che non avrei mai detto visti gli scarsi risultati precedenti.

Parla della famiglia Bennet, in particolare la figura al centro di tutto è Elizabeth (nonostante il narratore sia esterno), una giovane in età da marito che è intelligente e risoluta, e che non crede (come la madre) che basti un matrimonio per sistemare tutto. Difatti la signora Bennet vuole a tutti i costi maritarle tutte ( Jane, Elizabeth, Mary, Catherine e Lydia), così da potersi poi rilassare, sapendole tutte in buone mani; più un ossessione che una vera voglia di vederle felici nel matrimonio.

Sarà l'arrivo del signor Bingley ad iniziare la vicenda: un giovane scapolo che ha preso residenza nelle vicinanze della famiglia e la signora Bennet vuole assolutamente "accaparrarlo" per una delle figlie. Sarà durante un ballo dato dal nuovo arrivato che conosceranno anche il signor Darcy, il più caro amico del padrone di casa. Risulta subito evidente la differenza caratteriale dei due: Bennet è affabile e gentile, mentre Darcy si presenta quasi seccato da questi eventi e molto orgoglioso.

Il tutto sarà l'inizio di una lunga "avventura" che porterà Elizabeth e Darcy a scontrarsi più volte, rendendo sempre più chiari i loro caratteri, permettendo anche a quest'ultimo di rivelare com'è in realtà, cosa che non appare a degli incontri veloci e pubblici.
Una storia complessa e interessante da leggere, che mostra uno spaccato dove (eh si) le donne non avevano grande potere, ma quel poco se unito all'intelligenza poteva fare la differenza, come appunto fa la protagonista, imponendo la sua volontà.

Anche la sorella maggiore Jane, nonostante appaia meno, risulta un personaggio maturo; in opposizione alla madre fin troppo vanesia (e fastidiosa quando appare) e alle sorelle minori, soprattutto Lydia come scopriremo durante la lettura.
Non si capisce come mai le maggiori abbiano tutta questa differenza di modi e pensiero rispetto alle più giovani, ne come mai il padre, che solo alla fine se ne accorge, non abbia compreso prima questo fatto.

Un romanzo che ora posso capire come abbia potuto incantare così tanti lettori, regalando una storia che (come tanti altri classici) resterà immortale. Non credo mi unirò alla schiera di chi desidera un Darcy, ma adesso capisco perché intrighi tanto la sua figura; oltre quella di Elizabeth.
Nonostante la mia forte avversione iniziale, ammetto che mi è piaciuto molto e lo consiglio, perché merita di essere letto almeno una volta nella vita.

Nessun commento:

Posta un commento